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martedì 15 marzo 2016

Controfiletto (credo) d'agnello alla griglia

Sarà un post breve e riassuntivo, perchè vi parlo di un arrangiamento attuato nel post cottura della coscia d'agnello, di alcuni pezzetti di ciccia (sempre dell'agnello) che io credo fossero fette di controfiletto.
Non so se esattamente fossero fette di controfiletto, io ho acquistato un quarto posteriore intero e poi, nel pulirlo, mi sono accorto che c'era della ciccia buona dalla forma simile alle costolette nella zona della colonna vertebrale, ero nella parte posteriore, non c'erano costole ma una bella parte di carne morbida, e io credo che si trattasse del controfiletto, quello che gli anglosassoni chiamano sirloin (la zona del taglio era grosso modo quella della foto qua sotto).



Ripeto: in realtà è stato un grosso arrangiamento per non buttare via nulla, ma questi pezzettini di ciccia ricavata dal resto del quarto posteriore erano molto buoni.

Praticamente quasi uguali alle costolette, ma più spessi, con più carne e meno osso.
Li vedete infatti qui a sinistra (mi scuso, ma questo cellulare fa schifo per far le foto, cercherò di trovare un rimedio): belli pieni di grasso, poco osso, tanta carne. Però me ne sono venuti fuori solo 4 pezzetti, non erano tanto grandi.

La preparazione del piatto è abbastanza semplice: sarebbe meglio abbondare con il burro fuso, ma io li ho unti con del semplice olio d'oliva e poi rubbati con il Rub di mia suocera.
Considerando che la cottura è molto rapida, è abbastanza inutile mettere delle chips di legno per l'affumicatura: ci stanno talmente poco che non si da il tempo di impregnare la carne con lo smoking flavour.

Si predispone il Weber Q per la cottura diretta al massimo livello di riscaldamento: la griglia deve essere più calda possibile, devono beccare una bella botta di calore quando li mettete a cuocere. Dopo circa 20 minuti di riscaldamento a coperchio chiuso, si buttano sopra e si richiude il coperchio, specie se fa freddo.

Sfrigolano che è una bellezza, si girano ogni circa 3 minuti per far cauterizzare bene le superfici. Potete azzardare anche una cottura media per questi, la quantità di grasso all'interno del pezzo fa sì che rimangano belli morbidi anche se li cuocete un po' di più, però occhio a non esagerare.

Il risultato è qualcosa di eccezionale: immaginate delle costolette d'agnello più ciccione, belle grasse, belle morbide ma comunque con quel sapore inconfondibile della carne d'agnello grigliata al barbecue che non ha eguali.
Niente da dire: queste fettine di controfiletto erano esagerate. Provatele!


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