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giovedì 6 ottobre 2016

L'amato salmone alla griglia


Parlare di pesce sul barbecue è sempre un piacere, specie quando si parla di pesce che è facile da cuocere e che non delude mai. Il Salmone è uno di questi: la sua quantità di grasso interna alle fibre lo rende un pesce particolarmente adatto alla cottura al calore diretto, ed è per questo che è difficile da sbagliare.

Ieri sera volevamo mangiare un po' di pesce, e dato che c'erano dei bei tranci di salmone sul banco della pescheria, li abbiamo comprati. Asciugati, oliati e cosparsi di Fish Rub, erano pronti per essere gettati in cottura diretta sul Q1400. Temperatura al 6 livello (180°C sulla griglia), ho voluto dare un tocco di affumicato aggiungendo delle chips di Pecan messe a bruciare direttamente sulla griglia. Non appena hanno iniziato a fumare, metto il pesce in cottura diretta.


La temperatura prefissata da raggiungere è tra i 55°C ed i 58°C al cuore. Coperchio chiuso, si gira ogni 5 minuti circa. Già qui ho avuto un primo problema: vedete in alto che c'è un filetto in cottura con i due tranci più grossi?
Bene, i tranci non cuociono alla stessa velocità del filetto, questo perchè il filetto da una parte tocca la griglia direttamente con la carne, mentre dall'altra parte ha spesso un bello strato di pelle che fa da isolante per il calore. Vero che la cuoce più delicatamente, ma la carne del filetto ci mette di più a cuocere rispetto ai tranci, quindi: o misurate due temperature diverse con due termometri, o spellate il filetto.

Questo piccolo errore di calcolo ha fatto sì che, una volta pronti e tolti sia i tranci che il filetto, dentro a quest'ultimo ci fosse ancora un po' di carne cruda. Poco male, il bello dei barbecue elettrici è che li riaccendi quando ti pare e quindi sono tornato a dare l'ultima cottura, ma comunque un piccolo errore che fa esperienza.

Per il resto, che dire? Il salmone alla griglia è buono esagerato. C'è poco da dire. L'articolo l'ho scritto più che altro per ricordarmi di questo piccolo errore.


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