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martedì 13 settembre 2016

Salire di livello con un Coniglio

Ciao ragazzi. Sono tornato da poco dalla Baviera, terra dello stinco e della birra, e dato che i festeggiamenti per il mio compleanno sono stati letali per la mia linea, ho deciso di calmarmi un po'.
Tuttavia non si sono calmate le mie smanie di accendere il Weber Q, e quindi, ho unito l'utile al dilettevole. Ho comprato mezzo coniglio e l'ho cotto.

Questa volta ho scelto di rubbarlo circa 6 ore prima della cottura con il Pit Beef Rub. Mi sto accorgendo che è un ottimo rub per tante cose, e mi è piaciuto pure per il coniglio.

Ecco qua a sinistra la metà del coniglio divisa in quarto anteriore e quarto posteriore (ho tolto la testa), pronto per finire sul Weber Q.
La preparazione è per una cottura ibrida, dapprima si cuoce in cottura indiretta al massimo della temperatura del termostato, e poi si lascia formare la crosticina esterna mettendo il coniglio in cottura diretta sulla griglia.

Quindi ho preparato il mio barbecue elettrico per iniziare la cottura indiretta: teglia forata sulla griglia principale, una griglia accessoria per rialzare il coniglio e per l'occasione chips di legno di Pecan. Le volevo provare, non ci stavano malaccio.


La maggior parte della cottura avviene sfruttando la convezione dell'aria calda nella cottura indiretta. Questo si traduce in circa 65°C al cuore del coniglio (io ho scelto la coscia, per l'occasione) da aspettare per poi poterlo spostare in cottura diretta. Ci sono voluti circa 50 minuti per arrivare a 65.

Poi, una volta arrivati a 65, si toglie la teglia forata e si mette il coniglio direttamente sulla griglia rovente, girando di tanto in tanto, per formare la crosta.

Io ho tolto il coniglio quando la temperatura interna della coscia segnava 75°C, un po' di più dell'altra volta, ma d'altronde dovevo essere sicuro che il coniglio fosse ben cotto anche nelle parti più profonde. Questa cosa è abbastanza difficile da stabilire, perchè c'è poca ciccia e tanto osso. Ho pensato che la parte migliore da punzonare con la sonda del termometro fosse la coscia, forse la parte più profonda della schiena sarebbe stata meglio.

Il rischio, in questi casi, è di avere delle parti stoppose e delle parti poco cotte. Non mi è successo, a dire la verità, perchè le parti più profonde erano cotte. Però non erano proprio cotte alla perfezione, bensì quasi cotte. Ci mancava giusto un pelino piccolo piccolo, solo che altrimenti la coscia e le parti più esterne sarebbero state suole per ciabatte.

Ottimo lo smoking flavour, non era molto forte ma c'era e si sposava bene con gli altri sapori; ottima la carne condita con il Pit Beef Rub, che sta diventando sempre di più uno dei miei rub preferiti. Insomma, una cenetta sfiziosa e senza grassi ciccionissimi dopo i bagordi bavaresi. Ein Prosit.


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