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sabato 13 giugno 2015

La cottura Diretta

Bene signori, cominciamo a parlare di quella che apparentemente potrebbe sembrare la più facile dei tre tipi di cottura, ma invece è la più stronza ed infame di tutte, soprattutto con un bastardo come il Q1400 che, sì, è tanto ganzo e bello a vedersi ma per la diretta ha inevitabilmente i suoi difetti, che in questo mesetto dall'acquisto ho scoperto e magari ne scoprirò altri.
Bistecchine di scamerita (coppa) di maiale in cottura Diretta
Allora: mettetevi bene in testa che per quanto possa sembrare una centrale nucleare (e consumi quanto una centrale nucleare, quello sì, è appurato), il weber Q1400 non riuscirà MAI ad ottenere lo stesso calore di un weber Q a gas, figuriamoci di uno a carbonella.
Questo significa allungamento inevitabile dei tempi di cottura, e da questo consegue che, a seconda di che carne ci devi tenere, rischi di fare una bella suola da tirare nel muro, soprattutto col manzo (che, diciamocelo chiaramente, troppo cotto fa SCHIFO e gli piace solo alle donne dei miei amici) e soprattutto la difficoltà nella gestione di coperchio aperto-coperchio chiuso.

Va da sè, Electric Grillers, che se prendete della carne estremamente grassa (tipo il maiale), e date la via alla rotella di controllo mettendola fino al massimo, a coperchio chiuso difficilmente sbaglierete la cottura. Il grasso contenuto nella carne riesce a mantenerla sempre e comunque morbida, ed almeno che proprio non sappiate riconoscere una salsiccia quando è cotta (*in realtà no, perchè va cotta col termometro, leggi qua), la roba non la carbonizzerete.

Il problema sorge con le carni difficili da cucinare in cottura diretta, quelle come il manzo che basta poco per farlo passare dalla carne più buona del mondo ad una schifezza immangiabile troppo cotta o troppo cruda. Ci vogliono dei trucchi per capire come cuocere bene queste cose, e ne parlerò in seguito.
Rimane il fatto che bisogna SEMPRE ricordarci del nostro amico termometro. Sennò col coperchio chiuso è inevitabile fare stronzate.

Ora arriviamo ad altri due punti deboli del nostro barbecue elettrico.
Il primo è la gestione della temperatura.
La resistenza del Q1400 (ed anche Q2400) è concepita per il risparmio energetico, e si comporta nè più nè meno come la resistenza di un forno elettrico.
Voi cosa credete, che il forno elettrico sia sempre acceso? Nein! Il forno elettrico, ed anche il nostro weber Q elettrico per grillers sfigati di condominio, si accende e si spegne in continuazione, tranne credo quando lo imposti a temperatura massima. Questo significa che la temperatura, se non è al massimo, varia in continuazione, ed arriva ad avere addirittura delle oscillazioni di circa 70°C tra la massima e la minima dei vari livelli di calore. Ciò rende difficile la cottura indiretta di quelle pietanze che non puoi cuocere a tutto calore (tipo il pesce), perchè quando si spegne la resistenza il calore cala e comincia a cuocere non più per temperatura diretta (quindi, per capirsi, non fai più le righine della griglia sulla carne) ma per calore indiretto. Cuoce uguale, ma uffa le righineeee!!!

Il secondo cruccio è la perdita di temperatura quando la griglia rimane col coperchio aperto.
C'è una grossa differenza, perchè tenere il coperchio chiuso non fa dispedere il calore. Tenerlo aperto invece limita di brutto la capacità della resistenza di scaldare bene la griglia. Insomma, per capirsi, se vuoi fare una bistecca di manzo sulla griglia del Q1400, lo devi tenere chiuso e devi stare attento alla temperatura, perchè se lo tieni aperto NON CE LA FA.

Se vuoi fare altre cazzatine, tienilo acceso al massimo e fai un po' come ti pare.
Esempio di roba che ci viene bene senza dover chiudere il coperchio:
- Coppa di maiale (da noi si chiama scamerita) a fette. Non sono le bistecche di maiale, quelle se le cuoci a caso fanno cacare;
- Wurstel;
- Salsicce aperte (per farle chiuse, cioè come dio comanda, ci vuole coperchio chiuso, temperatura media e termometro);
- Verdure a fette spesse (vedi foto finale);

Tutto il resto, se lo volete fare bene, necessita di una cottura attenta, col termometro, e di accorgimenti particolari per non fare dei disastri clamorosi.

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