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venerdì 26 febbraio 2016

La sconfitta di Capodanno

So che è tanto che non scrivo, ma sono stato impedito nelle mie realizzazioni culinarie da vari fattori: due vacanze in montagna, freddo, libecciate in quantità industriale ed inizio di una dieta seria per perdere 12 kg che mi hanno tenuto lontano sia dal Q che dal blog.
Anche perchè, sinceramente, ho in questi due mesi perso anche un po' la vena narratoria riguardo alle mie esperienze con il barbecue elettrico, visto che non ho fatto niente di nuovo, l'ho usato poco e ucciderei un montone per il fatto che mangio poco.

Quindi, dopo quasi 2 mesi che non parlo di cibo, eccomi qua a parlarvi di come un Pulled Pork sia stato capace di sconfiggermi a Capodanno. Sempre la solita storia, a Capodanno: si incomincia verso l'8 dicembre a rendersi conto che non si sa cosa fare per san Silvestro, e finisce che non fai mai niente che non sia una cena a casa. Quest'anno toccava a me far da ospite, ed io ho deciso di grigliare duro.


Ecco qua la nostra protagonista: 2.5 kg di Coppa di Maiale disossata. Preparazione classica 24 ore prima della cottura: un wet rub composto da senape e Magic Dust Rub, si mette nella pellicola ben avvolto e si lascia in frigo per un giorno intero ad assorbire bene bene tutte le spezie del rub.


Il Pulled Pork in questione necessitava di una cottura molto lunga: sapevo che arrivare a 92°C-95°C al cuore sarebbe stata un'impresa che mi avrebbe portato via tutto il giorno perciò, come si vede dalla foto, metto il pork in cottura praticamente all'alba. Nel water pan un mix di succo di mela ed acqua in uguali proporzioni, chips di melo per completare 3 ore di affumicatura. 

Già da subito si sono presentate le prime difficoltà: a parte un discreto vento che mi abbassava velocemente la temperatura di cottura, il pezzo era veramente enorme. Forse troppo per il Q1400, che si chiudeva a malapena e solo con l'utilizzo di una teglia molto bassa che di conseguenza andava rabboccata spesso.
Tre ore d'affumicatura (vedi foto) e la temperatura al cuore non superava ancora i 50°C.

Dopo aver tolto il quarto (o addirittura quinto) pacchetto di carta stagnola con dentro le chips, proseguo con la cottura bassa cercando di mantenermi a livello 2-3 e non superare mai i 130°C.
La temperatura sale bene fino a 65° (5 ore) e poi inizia un lunghissimo stallo: una, due, tre ore per fare 2-3 gradi, ed intanto il tempo passa, la cena di Capodanno s'avvicina e questo stronzo non vuole cuocere. Ci vuole il foil. Troppo tardi? Non lo so.

Avvolgo bene bene il pork in un foil strettissimo, senza buchi, per non far evaporare l'acqua. Ma il lavoro che la prima volta era stato efficacissimo, questa volta non sortisce un effetto così "velocizzante". La temperatura sale, sì, ma sempre molto lentamente. E la cena si avvicina...

Nulla, sono quasi le 19:30 ed ancora siamo ad 80°C al cuore. Non bastano per un pork fatto bene, ci vuole di più, provo ad alzare la temperatura del barbecue a 150°C, ma non succede quasi nulla: alle otto siamo a 83°C, e suona il primo ospite. Lo lascio fino a 85°C ed ormai sono quasi arrivati tutti: 10 bocche affamatissime e tutte pronte perchè sapevano che avrei fatto qualcosa di speciale.

L'unico a non essere pronto ero io. Sconfitto dalla lunghezza di cottura del pulled pork. Lo tolgo e lo sfilaccio a suon di coltellate e sforbiciate e chissenefrega. Il risultato è soddisfacente, ma la regola dice che a più di 90°C il pork si pulla da solo.


Il pork forse era anche troppo, perchè tutti comunque avevano portato antipasti. Forse, per 10, sarebbe bastata semplicemente una coppa disossata da 1.5 kg. Lo abbiamo servito con una bella coleslaw riuscita alla perfezione e salsa barbecue rossa e bianca. 
L'affumicatura era ben riuscita, sebbene forse si potesse affumicare di più. Il gusto c'era, ma forse l'aumento di temperatura finale lo ha reso leggermente stopposo.
Insomma, una sufficienza tirata per i capelli che non mi ha lasciato pienamente soddisfatto del mio lavoro. Gli altri erano stracontenti, ma non hanno mai sentito quello fatto per bene.

Le opzioni con un pezzo così grande, per gestirlo più velocemente, secondo me sono poche: probabile che sia meglio tagliarlo in due e cucinarlo diviso. Forse in questo modo in più di 12 ore si riesce a cuocerlo decentemente.

Scusate per la qualità delle foto, ho comprato un cell nuovo la cui fotocamera è parecchio ridicola.
Cercherò un'alternativa, per ora bisogna fare con quel che c'è.

Odio la dieta.

venerdì 5 febbraio 2016

Non sono sparito...

Per quei pochi che mi seguono, non sono sparito nel nulla.

Sono solo in una piccola pausa di riflessione da barbecue e dal blog.
In realtà c'ho dato dentro, inverno permettendo.

A breve vi parlerò delle mie disavventure.
Tenete duro, grigliate ancora più duro!!!