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venerdì 31 luglio 2015

RICETTA: Rub la "Droghetta" di mia suocera


La grandezza dei rametti di rosmarino e salvia
INGREDIENTI:
- 10 rametti di rosmarino, lunghi grosso modo quanto due mani;
- 10 rametti di salvia, vedi sopra;
- 10 foglie d'alloro;
- 1 kg di sale;
- 3 cucchiai di pepe nero;
- 1 raspo d'aglio e mezzo sbucciato;
- in aggiunta opzionale: origano, timo, dragoncello, ecc. ecc.

No basilico, no prezzemolo, no peperoncino, no paprika, no schifezze.

PREPARAZIONE:
1) Lavare le piante, asciugarle e togliere le foglie;
2) Mettere in un tritatutto il sale e tutti gli ingredienti. Se non c'entrano cercare di fare parti uguali.
3) Tritare tutto finchè non si raggiunge un composto omogeneo.

ACCOMPAGNAMENTO:
Praticamente tutto.

mercoledì 29 luglio 2015

Cos'è un Rub per il barbecue

Finalmente mi sono svegliato con l'ispirazione. vi spiego brevemente cos'è un Rub.

Un rub non è altro che una miscela di spezie che vengono messi a secco o con qualche sostanza umida sopra alla carne da mettere sulla griglia.
I componenti di base del rub sono due: il sale e lo zucchero grezzo.
Non ci vuole un genio a capire cosa fa il sale, ma lo zucchero?
Lo zucchero praticamente serve per migliorare la formazione della crosta, perchè una volta sul fuoco caramella e la crosta (il bark come lo chiamano in america) diventa più croccante. Che bellezza.

A questi due ingredienti si aggiungono spesso la paprika dolce ed il pepe nero.
Un rub di base è quello che chiamano 4x4 Rub, composto da uguali parti di:

- Sale;
- Zucchero grezzo;
- Paprika dolce;
- Pepe nero.

Già con questo potete andare ovunque.
Poi vabbè esistono varianti di qualsiasi tipo.
Potete aggiungere altre spezie a vostro piacimento (aglio, cipolla, rosmarino, salvia, cumino, ecc.) e cambiare le dosi.
Io piano piano scriverò il promemoria di come si fanno i Rub che mi piacciono di più.

Voi, nel frattempo, se avete voglia di fare esperimenti, leggetevi questo bell'articolo di bbq4all:
La strada che porta al Rub perfetto.


lunedì 27 luglio 2015

Salmone e Pesce Spada

Riprendiamo dal post precedente, ribadendo i concetti su come si cucina il pesce con un esempio pratico.
Oggi parliamo di Salmone e di Pesce Spada. A mio avviso il salmone è di gran lunga il miglior pesce da trancio da fare sul barbecue elettrico, perchè è facile, difficilmente si stracuoce, ed è buonissimo (ed inoltre contiene Omega 3 che fanno anche bene).

Spennellamento con olio d'oliva
Preparazione: prendete il pesce che vi serve, a tranci ovviamente, e dopo averlo passato sotto l'acqua per levare un po' di liquidi del pesce, asciugatelo bene con la carta assorbente.
Questo passaggio elimina qualsiasi residuo di umidità dalle superfici, e vi permette così di far sì che, una volta cosparse di olio di oliva, qualsiasi Rub usiate si attacchi perfettamente alla superficie di cottura.
Inoltre, l'asciugatura e lo spennellamento con l'olio, permette al pesce di ricevere la vampata di calore che genera la reazione di Maillard e quindi la crosticina con le righine belle e buone.

La cottura diretta
Il rub che uso per il pesce (e per moltissime altre cose) è un rub che fa mia suocera, e che è un mix di sale, rosmarino, salvia, aglio, alloro e pepe nero, con un aggiunta di un sacco di altre spezie mediterranee quasi a caso che alla fine non cambiano i sapori di base, e che dona alla carne ed al pesce un sapore veramente eccezionale (qui la ricetta). Cosparso il pesce di questo rub, si prepara il Q1400 per la cottura diretta a livello 5-6 circa (200 gradi sulla griglia). Per il pesce io un po' d'olio lo spennello anche sulla griglia, sennò si attacca, anche se il signor Weber dice che non bisognerebbe farlo.

Quando è pronta si mette il pesce, punzonato di termometro, direttamente sulla griglia. Se volete potete anche darci un'affumicatina: consiglio ontano o pecan, sennò va bene anche senza niente per affumicare, sebbene sia una cottura molto rapida e quindi non darete granchè sapore di brace senza un aiutino. Girate dopo 2-3 minuti, e fate arrostire ben bene entrambi i lati a coperchio chiuso. L'unica pecca è che a 200 gradi sulla griglia si potrebbe spegnere il termostato e quindi per quel tempo lì cucinate praticamente solo per convezione: o rialzate un pochino quando si spegne, o va bene così ed il pesce è buono uguale.
Quando il termometro segna 55-56 gradi al cuore, il pesce è cotto.

Servitelo con un bel vino frizzantino bianco e, soprattutto sul salmone, se vi va provateci una Senape all'Aneto, tipo questa che ho comprato all'Ikea, ci sta veramente bene. Buon appetito.


sabato 25 luglio 2015

Il Pesce sul Weber Q

Oggi parliamo di Pesce.
Si scrive Pesce, si legge una cosa che sembra facile da fare ma in realtà è sempre un casino. E sapete perchè? Perchè il pesce non è la carne, perchè non tutti i pesci sono buoni sul barbecue e perchè se li vuoi fare sul barbecue (di qualsiasi tipo) li devi fare in maniera particolare.

Premessa: il pesce si divide in due tipi. Pesce da lisca e Pesce da trancio.
Poi rientrano nella categoria pesce anche i crostacei ed i molluschi, ma oggi voglio focalizzarmi sul pesce quello vero, quello che c'ha le pinne.


Fare il pesce alla griglia, soprattutto quello con la lisca, non è facile. Innanzi tutto la griglia un pochino stupra il pesce, sbrindellandolo e lasciando sempre qualche pezzettino attaccato. Per questo motivo esistono in commercio un sacco di gratelle fatte ad hoc, che si chiudono intorno al pesce così lo giri e non si attacca.
Ma il vero dilemma non è metterlo sulla griglia rovente, è cucinarlo per bene.

Ora, già se uno gira su internet trova qualsiasi cosa riguardo alla cottura del pesce sul barbecue a carbone, figuriamoci con il nostro Q1400 (o 2400) elettrico. Come cavolo si cucina un pesce con il barbecue elettrico? Cottura diretta? Cottura indiretta?

La cottura diretta secondo me è perfetta per il pesce da trancio: salmone, pesce spada, tonno, questi i più comuni da trovare e secondo me i più buoni. Facile, metti sopra, chiudi il coperchio, attendi la temperatura di cottura del pesce (che è da 55° a 58° al cuore) e poi sei a cavallo. Perfetto.
Ed il pesce da lisca?

Tranci di salmone in cottura diretta
Sul pesce da lisca c'è da fare un po' di filosofeggiamento. Anche perchè per ora non ho mai fatto un pesce da lisca sul mio Weber Q. E c'è un motivo.

Prima di tutto, la cottura diretta: perchè vorremmo cuocere una bella orata intera sulla griglia del nostro Q? 
Per dargli il sapore di brace? 
No. Non funziona. 
Perchè? Perchè il pesce cuoce velocemente, ed il nostro è un barbecue elettrico, e se affumicate (ci si può anche provare, ma è meglio in cottura indiretta) comunque il pesce cuoce velocemente quindi non credo che prenderà il sapore di fumo.
E poi, da buon figlio di pescatore, secondo me affumicare un'orata è bestemmia.
Resta il fatto comunque che va fatta con le squame perchè sennò la pelle si strappa ed escono i liquidi. Poi un giorno ci proverò. Ma di certo non sprecherò una cernia per metterla sul barbecue.

La cottura indiretta di un pesce da lisca sul Weber Q?
Praticamente è come metterlo nel forno. E almeno che non abbiate un forno, non vedo perchè ammattire facendo le impalcature sul Weber Q. 
Per affumicarlo?
Volete affumicare un'orata? un sarago? una cernia?!?!? Per favore diventate vegani.

Il pesce deve essere semplice, secondo me, senza grandi ammattimenti per farlo. Sale, un po' di pepe, aglio e rosmarino per dare un po' di sapore, niente di più.

Esiste anche una terza tecnica, si chiama Planking, e consiste nel cucinare i tranci di pesce su grosse placche di legno aromatico. A vederla sembrerebbe molto ganza e prima o poi la proverò. Peccato che le placche di cedro della Weber costino una fraccata di soldi. Ma sul nostro Q elettrico ci vanno, quindi prima o poi vedrete qualcosina, state sicuri.


venerdì 24 luglio 2015

Ali di Pollo marinate alla "Mediterranea"

Questa ricetta delle alette di pollo è molto più facile ed è anche più vicina alla tradizione Italiana.
D'altronde gli ingredienti che ho usato per farle sono semplici, di facilissima reperibilità qui in Italia, e sono tipici della nostra cucina.

La marinata di queste alette è molto facile: prima vanno cosparse con un Rub composto di un cucchiaio di paprika dolce, uno di sale fino e uno di pepe nero e uno di zucchero di canna. Ce le lasciate per una mezzoretta e poi le inondate di olio e succo di limone. Se le volete aromatizzare: foglie di rosmarino, nient'altro. Semplici semplici, buone buone.

Tenetele a marinare minimo 8 ore massimo 24.


Poi avete due fasi per cuocerle: la prima è quella in cui le preparate per una cottura indiretta a 150°-170°C con le chips di legno per l'affumicatura (melo, ovvio) e ce le tenete circa 45 minuti a coperchio chiuso (vedi le Smoked Wings).

La seconda fase prevede una ventina di minuti in cottura diretta senza spostare il termostato, a coperto chiuso, girandole spesso per non farle bruciare.

Il risultato, specialmente se l'affumicatura è fatta bene, è una cosa spettacolare. Birra a fiumi, mi raccomando, e se volete accompagnatele con la salsa barbecue bianca.

"L'uomo ha 4 bisogni primari: respirare, bere, dormire e mangiare alette di pollo alla griglia"


sabato 18 luglio 2015

La salsiccia perfetta

La salsiccia alla griglia sul barbecue fondamentalmente è considerata da tutti una cosa facile.
Sì, lo è, ma in realtà non lo è veramente.
Certo, se prendete le salsicce, le tagliate a metà e le buttate sulla griglia del vostro Weber Q elettrico con il termostato al massimo e poi le girate di tanto in tanto andando "ad occhio" la cosa risulta facile e penso così saprebbe farle anche il mi figliolo.
Ma cosa mi dite se vi dico di farle così?
Aaah, non fate più i guappetti adesso eh?
Chissà quando sono cotte dentro, quelle maledette. Così proprio non si può vedere. E se non volete rischiare di fare schifezze troppo cotte o salsicce talmente crude che potreste spalmarle sui crostini come facciamo noi toscani, vi ci vuole il solito, indispensabilissimo, termometro!!!
Ed ora voi mi direte: sì ma io a un certo punto le taglio e guardo a che punto sono.
Così non vale, punto numero 1, perdete tutti i liquidi che la rendono ancora più buona e succosa, punto numero 2.

Sì, con l'amico termometro anche fare le salsicce nel modo giusto sarà facile.
Prendete una salsiccia e infilatela con la sonda del vostro termometro.
Poi impostate il vostro termostato ad un livello di cottura diretta medio. Diciamo al 5-6 livello.
Ecco ora adagiatele sulla griglia con tanto amore e chiudete il coperchio.
Ogni tanto ri-aprite e le girate.

Ricordatevi: saranno cotte quando avrete raggiunto una temperatura che va da 65° a 70°C.

Sapete perchè è meglio cuocerle così? Perchè se le aprite spurgano fuori tutti i liquidi, vengono asciutte. Ok, sono grasse e anche cotte così sono buone, per carità.
Ma la perfezione in realtà è in questo modo.
Ed in questo modo le potete pure affumicare...ma il modo per affumicarle me lo studierò in futuro, ora ho intenzione di provare qualche ricettina.

Stay tuned!

martedì 14 luglio 2015

Salsa Barbecue bianca dell'Alabama


INGREDIENTI (6 Persone):
- 3/4 di tazza di maionese (meglio se ve la fate);
- 2 cucchiai di aceto di mele;
- 1 cucchiaio di succo di limone;
- 1 cucchiaio di pepe nero;
- 1/2 cucchiaio di sale;
- 1 cucchiao di miele.

PREPARAZIONE:
1) Mescolare tutti gli ingredienti tra loro finchè non si ottiene un composto omogeneo;
2) Mettere in frigo e consumare dopo 2 giorni.

ACCOMPAGNAMENTO:
Pollo;
Manzo;
Maiale.

Smoked Louisville Chicken Wings sul Q1400

Questa è una ricetta con vari passaggi ma che vedrete alla fine ci viene fuori una roba buonissima.
Le smoked Louisville chicken wings sono delle alette di pollo marinate in una marinata particolare originarie della città di Louisville in Kentucky, USA.

Ecco come si fa.
Prima cosa mettete sulle alette un bel Rub composto da un cucchiaio di sale, uno di paprika dolce e uno di pepe nero. Le fate riposare belle rubbate per circa 30 minuti, nel frattempo preparate la marinata.

Avrete bisogno di:
- 175 g di burro;
- 75 ml di succo di limone;
- 50 g senape;
- 1 spicchio d'aglio tritato;
- 1 cucchaio di concentrato di pomodoro;
- 1 cucchiaio e 1/2 di zucchero grezzo;
- 75g di Bourbon (io ho usato il whiskey normale).

Molto facile da preparare: sciogliete il burro in una pentola, e poi aggiungete tutti gli ingredienti tranne il bourbon finchè non sono ben amalgamati. A sto punto buttate dentro il whiskey e fate evaporare per 2 minuti. Quando raffredda, la mettete nel contenitore delle alette e la fate stare in frigo per minimo 8 ore, rimescolando ogni tanto.
Un avvertimento: non vi preoccupate dell'odore. É qualcosa a dir poco nauseabondo, fa schifissimo e va bene così. Quando le cuocerete cambierà radicalmente.
Le alette marinate e la preparazione delle chips di melo
Cottura indiretta e affumicatura
A sto punto preparate il vostro weber Q per la cottura indiretta: un bello strato d'alluminio bucato (io ho usato una teglia) ed una griglia sopra rialzata. Livello 4 di temperatura del termostato (dovete cuocerle a circa 170°) ed è strettamente necessaria un'affumicatura di minimo 40 minuti con chips di Melo. Tenetele in cottura indiretta per circa 40-50 minuti a questa temperatura costante, col fumo che deve impregnarle bene.

Cottura diretta
Una volta terminata questa fase, sempre mantenendo il termostato nella stessa posizione o al massimo alzandolo di una tacca, dovrà avvenire la cottura diretta delle alette: con questo passaggio si asciuga praticamente la pelle del pollo, creando grazie alle componenti della marinata una crosticina dal sapore molto caratteristico.
Io consiglio di accompagnare queste alette buonissime con una particolare salsa barbecue, quella bianca, di cui vi dirò la ricetta a breve e che unita al sapore delle alette le rende davvero speciali.

Questa che vi ho proposto è una ricetta molto semplice, e rappresenta un po' in generale il mio metodo per la cottura delle alette ma anche del pollo: la prima fase di cottura indiretta rende il pollo cotto alla perfezione, non lo asciuga troppo anzi lo lascia molto morbido, e poi con la diretta breve si crea la crosta. Buon appetito!

domenica 12 luglio 2015

Asado de Tira. Ovvero: come complicarsi la vita per una cosa facile. - Parte 2

Continuiamo a parlare di Argentina dal post precedente.
Insomma, il tentativo in cottura indiretta non era andato bene, abbiamo mangiato una roba buona, bella saporita ma un po' stopposetta, dura alla masticazione, e mi sono detto che forse bisognava trovare qualcosa che innanzi tutto assomigliasse di più all'Asado de Tira.
In realtà all'Ipercoop dove mi servo io fanno una specie di Tira. In realtà dovrebbero tagliare la mucca più in alto, ma insomma ci accontentiamo perchè magari la teoria l'hanno capita.
Asciugare bene la ciccia con la carta assorbente, spennellare con l'olio e metterci sopra solamente sale. Solo sale, niente rub strani o marinate, in Argentina usano solo quello. Qualcuno anche quello grosso, ma ho paura che sul weberQ cada tutto nella vaschetta.
Insomma, mi sono ritrovato con delle fette belle così:
E a sto punto, dato che come spessore c'eravamo, le costole alla fine dei conti c'erano, e c'era pure quel bello strato di grasso della pancia che sprigiona un odore esagerato quando lo butti sulla griglia rovente, ho deciso di provare quello che avevo trovato (vedi Parte 1). 
Un chilo di asado è stato fatto per metà col metodo dettato dagli italiani (diretta+foil) sia il metodo che secondo me era valido e che avevo cercato di dedurre dai video che si trovano su youtube, ovvero diretta ma col coperchio aperto, poi vi spiegherò perchè.

Comincio quindi alla temperatura massima del termostato, utilizzando il nuovo metodo di affumicatura che ho scoperto, lo potete vedere nell'immagine e leggere negli aggiornamenti al post sull'affumicatura, e quando sfumacchia bene bene metto subito in cottura diretta due fette di Tira, chiudo il coperchio, e le faccio cuocere di qua e di là per circa 4 min per lato, insomma finchè non si cauterizzano le superfici. Una volta terminata la cottura, avvolgo ogni pezzo in un foglio di alluminio, cerco di stringere bene e renderlo ermetico, e posiziono il termostato a livello 3.
Chiudo il coperchio, e le lascio lì a maturare per circa 2 ore. Noia totale. 
Una volta terminata questa fase, tolgo tutto dalla griglia e lascio riposare nel foil mentre riporto la temperatura del termostato al massimo.
Quando apro il foil, sorpresa negativa!
Quello che ci trovo dentro erano due pezzi di costato di mucca bello stracotto, uno dei due aveva ormai perso tutti i liquidi e sembrava di mangiare un pezzo di compensato, che puntualmente è finito nel cestino. L'altro era mangiabile, ma insomma non è che fosse proprio buono.
Nel frattempo, invece, faccio quello che poi s'è rivelato essere il metodo migliore.
Cottura diretta a temperatura massima col coperchio aperto.
Questa deduzione l'ho fatta pensando ad una cosa: gli Argentini dei video grigliavano tutti quanti senza coperchio. Grigliare senza coperchio presuppone una cottura veramente diretta, in cui la carne riceve il calore solo dal basso, mentre se chiudi il coperchio invece l'aria calda circola e cuoci sia per calore diretto che per convezione. Con il termostato al massimo stai tranquillo che la roba la cuoci sempre troppo, soprattutto il manzo.
Quindi, una volta atteso che il termostato avesse grosso modo riscaldato di nuovo le griglie facendole diventare belle roventi, apro il coperchio e via, di nuovo sopra con gli altri due pezzi di Tira. Quattro minuti per lato, forse anche di meno, insomma quando si son formate le righe ho girato. Due volte sole.

Il risultato è stato veramente ottimo.
Nonostante comunque questo sia un pezzo di carne bello tosto perchè è ricco di fibre muscolari, il grasso che piano piano va sciogliendosi secondo me in questo modo si è ammorbidito bene.

Va un po' masticato, ok, ma alla fine cuocendolo così si ottiene una carne che è a metà tra una cottura al sangue e una cottura media, e secondo me questo è un modo facilissimo per cucinare un pezzo che a seconda di molti è difficilissimo da fare e che secondo me fatto così non solo viene buono ma è anche molto facile da cucinare.
Questa cosa qui rende secondo me l'Asado de Tira un'ottima pietanza da proporre anche quando vuoi invitare degli amici a cena. Si fa presto a farlo, costa pochissimo (io l'ho pagato 5 euro al chilo), e fai il figurone perchè è buono esagerato.

L'altro metodo, quello con il foil, s'è rivelato un fallimento.
Non solo è una cottura lunga e quindi anche dispendiosa in termini di energia elettrica e che quindi si ripercuoterà sulla mia bolletta (bestemmie), ma poi è venuto anche male. Credo il motivo sia stato o perchè va fatta a livello 1 di cottura e non è vero che il foil trattiene i liquidi e quindi la temperatura resta costante, oppure perchè non l'ho chiuso bene io. Io penso che la verità sia la prima, perchè dal foglio non usciva proprio niente. Comunque, il sapore della carne fatta con sto metodo ricordava molto la consistenza ed il sapore della carne stracotta delle ribs in Low&Slow, però non aveva conservato praticamente nessun liquido internamente ed era stopposissima. Troppo casino per ottenere una cosa che con 10 minuti di cottura viene buonissima.
Ed ora, la foto del piatto, per farvi vedere bene la differenza.

Per finire, come vuole la tradizione argentina, una volta finito l'Asado...
...Applausi per l'Asador!!!




Asado de Tira. Ovvero: come complicarsi la vita per una cosa facile. - Parte 1

Premessa: cos'è l'Asado de Tira?
Ok, allora: in Argentina utilizzano un braciere con una griglia particolare, chiamata Asado, caratterizzata a quanto ho capito da una sezione delle stanghe che a differenza delle nostre non è nè quadrata come quelle del Q1400 nè tonda come quelle normali da barbecue, ma è fatta a forma di V. Credo che in questo modo trattenga un po' di più i fluidi che scendono dalla ciccia, ma sinceramente regalo ai cari amici argentini un bel chissenefrega perchè noi poveri electric grillers non abbiamo nè tempo da perdere, nè carbone da poter accendere nei nostri appartamenti condominiali da sfigati, nè tantomeno la possibilità di mettere sul Q1400 altri tipi di griglia, al massimo ci mettete la piastra di ghisa se volete fare i ganzi con la roba weber e spendere 60 euri (a quel punto uso una piastra sui fornelli).
Comunque, non andiamo off topic.
A leggere su internet, gli Argentini considerano l'Asado de Tira una specie di rito sacro. La Tira non è altro che il costato del manzo tagliato, a differenza di come tagliamo noi le costolette di maiale, per orizzontale. Una cosa del genere:
Cosa difficile da trovare in Italia, i macellai non capiscono bene come tagliare delle costole di mucca in orizzontale. Io sinceramente non avevo neanche voglia di ammattire troppo e ho anche preso diciamo dei surrogati, cioè i pezzi per il bollito che si trovano al banco frigo della Coop. E nella mia coop addirittura c'è un taglio che loro chiamano taglio Asado, anche se poi un po' sbagliano perchè è la pancetta con le ultime costole, mentre la vera Tira sono le prime 3-4 costole. Poi comunque troverò quello giusto quando avrò voglia e tempo di ammattire a spiegarlo ad un macellaio.
Insomma, i siti italiani che parlano dell'Asado fanno cadere dalle nuvole la cottura di questo taglio, dicono che è difficilissimo. E uno insomma, ci crede no?

Quindi mi metto a fare il detective del Web ed a cercare qualsiasi informazione esistente al mondo sull'Asado de Tira, su come cuocere questa cosa che poi alla fine è pancetta di manzo con le costole, sì è un po' più dura ma è manzo non è che se lo cuoci di meno rischi le malattie. Insomma, andiamo avanti.
Mi faccio un po' le mie idee a riguardo, fondamentalmente si trova di tutto.
Le principali correnti di pensiero sono le sequenti:
1) gli americani-inglesi fanno la Tira un po' come farebbero il Low&Slow. Cotture tremendamente lunghe in indiretta col water pan, finchè non raggiunge 90°. Non ho tempo, ma sperimenterò in futuro.
2) i siti di riferimento italiani (badate bene però loro lavorano col carbone, noi col weber Q) consigliano di fare una diretta veloce per chiudere i pori e poi di avvolgere la Tira nel foil d'alluminio e cuocerla per due tre ore. Qui primo dilemma: non specificano la temperatura di cottura, perchè dicono che tanto dentro al foil a causa dei liquidi persi dalla carne non si va mai oltre i 120°. Is it true?
3) gli argentini sembra che la facciano chi in cottura diretta giri due volte ed in 10-15 minuti è pronto;
4) e chi in cottura indiretta secondo quel poco che ho capito in una cottura che varia come tempi da 30 a 50 minuti.

E quindi io ho sperimentato i punti 2, 3 e 4.
Cottura indiretta con Water Pan
Primo tentativo: cottura indiretta con water pan per circa 45 minuti. Secondo me taglio sbagliato (troppo spesso e poche costole) e cottura affrettata perchè l'ho tolta a 77° interni. Buona, ok, ma questi pezzi di carne qui effettivamente sono tosti e se li vuoi cuocere tanto devi superare i 90° per farli diventare burro. Può darsi che questo metodo vada bene, con i pezzi di carne più spessi, facendola cuocere stile Low&Slow per più tempo finchè non si arriva a 90° al cuore. Questa forse è un'opzione, ma credo che si vada a finire con un risultato simile a quello delle 3-2-1 ribs, e se mi voglio fare le 3-2-1 ribs faccio quelle. Io voglio l'Asado de Tira (anche se non l'ho mai assaggiato) e gli Argentini dicono che non si fa così.


Continua...http://cucinare-grill-elettrico.blogspot.it/2015/07/asado-de-tira-ovvero-come-complicarsi_12.html

giovedì 9 luglio 2015

RICETTA: Salsa Buffalo


INGREDIENTI (4 persone circa):
- 80 g di burro;
- 45 cl di tabasco.

PREPARAZIONE:
1) Sciogliere il burro in un pentolino sul fuoco;
2) Quando il burro è completamente sciolto aggiungere il tabasco ed amalgamare bene.

ACCOMPAGNAMENTO:
Buffalo Wings