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domenica 1 novembre 2015

Onore all'Oktoberfest: Stinco di Maiale - Parte 2

Proseguiamo dalla parte 1, descrivendo come invece avviene secondo i tedeschi la cottura di uno stinco di maiale.

Sempre in cottura indiretta, loro alzano la temperatura a circa 160°-180°C (io ho visto che andava bene il livello 7 del Q1400) e lasciano cuocere gli stinchi così fino a che non raggiungono i 75°C al cuore.
In queste fasi di cottura non si ha mai una temperatura così elevata da far cuocere violentemente le cotenne, che spurgano grasso donandolo alla carne, praticamente ungendola in maniera naturale. Durante la cottura, una volta ogni ora, io cospargevo di olio d'oliva spennellando gli stinchi, ma forse non serve a niente.
Finita la prima fase di cottura (circa 1 ora e mezzo) gli stinchi appaiono grosso modo così:


Arrivati a questo punto bisogna ruotare il termostato fino a raggiungere una temperatura di 220° per dargli il calcio finale. Nel mio caso, con la temperatura bassa della sera di Halloween, ho dovuto alzare la rotella fino a livello massimo, ma forse basta anche il penultimo livello se fa più caldo.
Durante questa fase mi ha fatto una fiammata il grasso colato dagli stinchi, infatti mi si sono sbruciacchiate un po' le cotenne, ma chissenefrega.
Vanno tenuti in questo modo per un'altra mezz'oretta, fino a che non raggiungono gli 82°C al cuore. A sto punto sono pronti e vanno tolti.


Eccoli lì, nel loro splendore, che ti dicono: "Prendici e squartaci".
E noi non abbiamo resistito. Li abbiamo consumati con birra tedesca e purè di patate (non me ne vogliano i lettori tedeschi ma i crauti non li ho fatti perchè non mi piacciono).
La cottura era perfetta: morbidi e succosi, per niente stopposi come invece altre volte li ho mangiati, cotenna bella croccante come mi piace a me.
L'unica cosa, come ho detto nel post precedente, non si sentiva per niente il gusto dell'affumicatura: penso di averceli tenuti troppo poco, forse ci devono stare un'ora intera, perchè il fumo era giusto e bello abbondante quindi si tratta solo di tempo di esposizione.


Comunque buonissimi. E pesantissimi!
Per finire abbiamo concluso con un bel dessert tipico delle regioni teutoniche: Strudel di mele, fatto al forno dalla mia consorte. Sublime.


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